La storia delle piazze, dal medioevo all’età contemporanea, è un concentrato di stratificazioni materiali, di progetti urbani di rappresentazioni iconografiche. Trattandosi dell’area più intensamente vissuta e più rappresentativa della città, la piazza si presta ad ogni tipo di approfondimento in chiave socio-economica, archeologica, architettonica; ma nella conformazione degli spazi pubblici ogni epoca ha adottato modelli, criteri, finalità diverse che vanno indagati con appropriate metodologie di indagine.
In questa sede si riassumono le tappe essenziali di un percorso di ricerche e di interpretazioni che, nell’ultimo trentennio, hanno contribuito a dare a questo argomento una vasta popolarità. Tuttavia ancora oggi molti scritti sulle piazze sono privi di concreti orientamenti e scaturiscono dal puro e semplice commento dei rilievi della documentazione storica e fotografica.
In ordine cronologico citiamo gli studi
di Enrico Guidoni sul Campo di Siena e sulle piazze della Toscana medievale (E. Guidoni, Arte e urbanistica in Toscana. 1000 – 1315 , Roma 1970) (Fig. 1);
di Paolo Micalizzi su Gubbio (Gubbio. L’architettura delle piazze comunali , in “Storia della città”, 18, 1981) (Fig. 2);
di M. Luisa Madonna sulla Piazza del Comune di Viterbo (M.L. Madonna, Momenti della politica edilizia e urbanistica dello Stato Pontificio nel ‘ 400. L ‘exemplum della Piazza del Comune di Viterbo , in Il Quattrocento a Viterbo , Roma 1983, pp. 23-89);
gli studi di Lorenza Di Nuzzo su Piazza S. Giovanni a Roma (in La progettazione sistina della piazza di San Giovanni in Laterano , “Storia della città”, 40, 1987) (Fig. 3);
la grande ricerca, inserita nel progetto Giacimenti Culturali sulle Piazze Storiche dell’Italia meridionale e insulare, con il volume di sintesi Piazze Storiche Italiane (Fig. 4) (da cui si riporta il Glossario che introduce alla comprensione delle modalità progettuali);
il Convegno di Reggio Calabria (1989) (in “Storia della città” , 54-55-56, 1993);
di Aldo Casamento su Palermo (Il ruolo della piazza nel progetto di rinnovamento urbanistico di Palermo (secc. XVI-XVIII), in ” Storia dell’urbanistica “, 1/1995) (Fig. 5); raccolte di saggi con taglio storico-economico e filologico, le piazze delle cattedrali (L. Riccetti [a cura di], La Piazza del Duomo nella città medievale (nord e media Italia, secoli XII-XIV) , Orvieto 1997) e Fabbriche, piazze, mercati. La città italiana del Rinascimento (a cura di Donatella Calabi, Roma 1997); i contributi di Marvin Trachtenberg sulle piazze di Firenze (M. Trachtenberg, Dominion of the Eye. Urbanism, Art, and Power in Early Modern Florence , Cambridge 1997), di Marcello Spigaroli sulle piazze di Piacenza (M. Spigaroli [a cura di], Piacenza. La città e le piazze , Piacenza s.d.);
di Federico Gigli sulla piazza del Duomo di Ferrara (F. Gigli, La piazza del Duomo di Ferrara. Analisi storica e progetto di restauro ambientale , Tesi di Diploma della Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti, discussa il 20 luglio 2001 all’Università di Roma ” La Sapienza “) (Fig. 6);
di Angelica Zolla sulle piazze di Mantova e di Bologna (E. Guidoni, A. Zolla, Progetti per una città: Bologna nei secoli XIII e XIV , Roma 2000) (Fig. 7).
Infine una ricerca Murst (1999-2001) coordinata da Enrico Guidoni: Piazze storiche italiane dal Medioevo al Novecento, i cui risultati sono confluiti nel volume “Le piazze storiche italiane dal Medioevo al Novecento. Progettazione, Vedute, Metrologia” (Edizioni Kappa, 2005).