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L’Associazione SdC patrocina il seminario internazionale a cura di Clementina Barucci e Marco Falsetti
“Fondazioni: Città Nuove del XX Secolo. Immagine Storia Progetto”
promosso nell’ambito delle attività del centro studi Giorgio Muratore.
I ciclo: Giugno-Dicembre 2023
Link: Zoom Video Conference (dove prevista)
Registrazione e Info: centrostudigm@gmail.com
Registrazione e Info: centrostudigm@gmail.com
Il Seminario Internazionale “Fondazioni: Città Nuove del XX Secolo. Immagine Storia Progetto” affronta il tema della città di fondazione nelle diverse declinazioni espresse nel corso del Novecento. Tale disamina è indagata attraverso una prospettiva che pone a confronto i modelli di costruzione della forma urbana (e della sua mitologia) sviluppati nei diversi contesti culturali. Elemento comune ai differenti approcci è infatti quasi sempre la creazione di un paesaggio urbano fortemente simbolico, capace cioè di esprimere la potenza della tecnica e l’espressività della ricerca formale.
Il seminario è strutturato attraverso conferenze monografiche (sia in presenza che online) ciascuna delle quali dedicata ad un diverso contesto geografico e culturale.
I casi esaminati approfondiscono inoltre, per il periodo analizzato, l’evoluzione architettonica delle diverse entità politiche e il contestuale passaggio da colonizzazione a decolonizzazione, evidenziando il permanere di alcuni caratteri anche al mutare delle condizioni che avevano decretato l’originario “atto fondativo”.
Il ciclo indaga in tal senso le esperienze delle città di fondazione non solo negli stati europei come Spagna, Italia, Unione Sovietica e Portogallo ma anche quelle, meno note, di Giappone, Germania e Armenia, soffermandosi sul ruolo e sul peso del retaggio architettonico all’interno dei singoli stati. In quest’ottica viene altresì affrontato il problema dell’eredità e del destino del patrimonio architettonico e culturale delle città di fondazione, con una particolare attenzione ai casi situati in paesi un tempo parte di imperi coloniali (come l’India, l’Australia, l’Etiopia e l’Eritrea) oggi spesso al centro di studi ed altrettanto numerosi appelli alla loro conservazione.
Il seminario è strutturato attraverso conferenze monografiche (sia in presenza che online) ciascuna delle quali dedicata ad un diverso contesto geografico e culturale.
I casi esaminati approfondiscono inoltre, per il periodo analizzato, l’evoluzione architettonica delle diverse entità politiche e il contestuale passaggio da colonizzazione a decolonizzazione, evidenziando il permanere di alcuni caratteri anche al mutare delle condizioni che avevano decretato l’originario “atto fondativo”.
Il ciclo indaga in tal senso le esperienze delle città di fondazione non solo negli stati europei come Spagna, Italia, Unione Sovietica e Portogallo ma anche quelle, meno note, di Giappone, Germania e Armenia, soffermandosi sul ruolo e sul peso del retaggio architettonico all’interno dei singoli stati. In quest’ottica viene altresì affrontato il problema dell’eredità e del destino del patrimonio architettonico e culturale delle città di fondazione, con una particolare attenzione ai casi situati in paesi un tempo parte di imperi coloniali (come l’India, l’Australia, l’Etiopia e l’Eritrea) oggi spesso al centro di studi ed altrettanto numerosi appelli alla loro conservazione.
Comitato scientifico:
Clementina Barucci (Università di Roma “Sapienza”)
Marco Falsetti (Università di Roma “Sapienza”)
Jean-François Lejeune (U-SoA Miami)
Carola Hein (TU Delft)
Gemma Belli (Università di Napoli Federico II)
Andreina Milan (UniBo)
Giusi Ciotoli (Università di Roma “Sapienza”)
Martin Harutyunyan (Yerevan State University)
Wojciech Głowacki (Instytut Historii Sztuki)
Saveria Muratore (Centro studi Giorgio Muratore)
Marco Falsetti (Università di Roma “Sapienza”)
Jean-François Lejeune (U-SoA Miami)
Carola Hein (TU Delft)
Gemma Belli (Università di Napoli Federico II)
Andreina Milan (UniBo)
Giusi Ciotoli (Università di Roma “Sapienza”)
Martin Harutyunyan (Yerevan State University)
Wojciech Głowacki (Instytut Historii Sztuki)
Saveria Muratore (Centro studi Giorgio Muratore)