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Conference proceedings
“The City and Houses”
I. Città della Pieve, 1990
II. Città della Pieve, 1992
III. Città della Pieve, 1996
IV. Viterbo-Vetralla, 2004
V. Orte, 2013
Lo studio dell’edilizia civile medievale di cui rimangono ancora numerosi esempi conservati nei nostri centri storici presuppone una diretta collaborazione tra varie discipline come l’archeologia, la storia, la storia dell’architettura, la storia dell’arte e l’urbanistica. L’applicazione di metodi di ricerca analitici, come la stratigrafia degli alzati sperimentata in ambiti regionali, ha portato nuove conoscenze sulle tecniche costruttive tradizionali e ha favorito, negli ultimi dieci anni, la nascita di esperti della materia sempre più spesso chiamati a collaborare nei cantieri di restauro.
Con il titolo La città e le case. Centri fondati e tipi edilizi nell’Italia comunale (secc. XII-XV) è stata inaugurata, nel 1990, una serie di Convegni, a cura di Elisabetta De Minicis ed Enrico Guidoni, che si sono svolti a Città della Pieve, organizzati dal Dipartimento di Architettura e Analisi della città dell’Università degli Studi di Roma “ La Sapienza ” e dal CIRTER (Centro Interuniversitario di Ricerca sulla forma del Territorio- Università degli Studi di Roma, Università di Perugia), e che hanno avuto come tema principale il rapporto tra l’edilizia abitativa e il tessuto urbano nei secoli centrali del Medioevo. In particolare, nel primo incontro (palazzo della Corgna, 9-10 febbraio) è stato evidenziato il tema del rapporto tra la progettazione degli insediamenti medievali di nuova fondazione e la struttura della casa nelle sue varianti tipologiche, culturali e tecnico-costruttive. Gli atti del Convegno sono pubblicati nella rivista “Storia della Città”, 52, 1990
Il secondo incontro (Città della Pieve, palazzo della Corgna, 11-12 dicembre 1992) su La città e le case. Tessuti urbani, domus e case-torri nell’Italia comunale (secc. XI-XV) oltre a sviluppare ulteriormente le tematiche del primo Convegno ha esteso lo studio all’argomento delle tipologie edilizie nei centri di antica origine, dalle semplici residenze private alle torri e le case-torri. Gli atti del Convegno sono pubblicati in “Case e torri medievali, I” a cura di E. De Minicis, E. Guidoni (Museo della città e del territorio, 7) Edizioni Kappa, Roma 1996
Case in muratura e torri rappresentano, in periodi diversi, il momento di consolidamento dell’edilizia medievale cittadina e quindi si prestano ad essere considerate in parallelo, sia per quanto concerne la tecnica edilizia che il rapporto con lo spazio urbano. Con il terzo Convegno (Città della Pieve, palazzo della Corgna, 8-9 novembre 1996) dal titolo La città, le torri e le case. Indagini sui centri dell’Italia comunale (secc. XI-XV). Toscana, Lazio, Umbria si è voluto approfondire in modo particolare il ruolo delle torri in ambito urbano ed avviare, partendo dall’Italia centrale, una ricognizione sistematica nei diversi ambiti regionali. Gli atti del Convegno sono pubblicati in “Case e torri medievali, II” a cura di E. De Minicis, E. Guidoni (Museo della città e del territorio, 12) Edizioni Kappa, Roma 2001.
La ricognizione sistematica dell’edilizia medievale nei diversi ambiti regionali ha dato vita al quarto Convegno (Viterbo-Vetralla, 29-30 aprile 2004) dal titolo Case e torri medievali. Indagini sui centri dell’Italia comunale (secc. XI-XV). Piemonte, Liguria, Lombardia dando comunque spazio a contributi sulle città e sulle aree già trattate, così da rendere nota l’attività di ricerca che continua in modo particolare sul Lazio. Gli atti del Convegno sono pubblicati in “Case e torri medievali, III” a cura di E. De Minicis, E. Guidoni (Museo della città e del territorio, 26) Edizioni Kappa, Roma 2005.
L’ultimo appuntamento, il quinto della serie, è stato intitolato Case e torri medievali – Indagini sui centri dell’Italia meridionale e insulare (sec. XI-XV). Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna a cura di Elisabetta De Minicis – V Convegno Nazionale di Studi (Orte, 15-16 Marzo 2013).
Questa tematica “assolutamente fondamentale sia per la conoscenza archeologica dei centri storici medievali sia per la loro tutela, sembra oggi particolarmente necessaria per meglio comprendere i rapporti di natura tecnica, culturale e politica tra realtà urbane e architettoniche diverse ma paragonabili sul piano della qualità e sicuramente anche per la comune appartenenza a più ampi ambiti mediterranei ed europei”. In ogni incontro sono state sempre sottolineate e discusse problematiche inerenti il recupero dei centri storici e, in particolare, le modalità e i mezzi di tutela per salvaguardare un patrimonio architettonico che si presta ad essere depauperato e soggetto ad indebite trasformazioni.