I catasti e la storia dei luoghi

A cura di Marco Cadinu

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Il quarto numero della Terza serie (2012) di “Storia dell’Urbanistica” dà conto degli esiti di una ricerca di base che, a partire dal 2010, ha impegnato un numero significativo di studiosi sul tema dei catasti, rafforzando, attraverso la presentazione di una parte significativa dei suoi risultati, la necessità di ancorare saldamente gli studi dedicati alla storia degli insediamenti e alle trasformazioni territoriali ad una conoscenza e ad una padronanza di pari livello dei documenti cartografici messi a punto dai governi a partire dalla fine del XVIII secolo.

La ricerca in questione è stata sollecitata dalle discussioni sulla salvaguardia dei centri storici della Sardegna conseguite all’approvazione, intervenuta con deliberazione della giunta regionale n. 36/7 del 5 settembre 2006, del piano paesaggistico regionale. Il piano paesaggistico della Sardegna, frutto delle disposizioni di cui agli articoli 135 e 143 del vigente Codice dei beni culturali e del paesaggio (sulla cui cogenza si rinvia all’editoriale del numero 3/2011 della rivista), compie un espresso riferimento all’impiego della cartografia storica come mezzo di riconoscimento delle “matrici di sviluppo dei centri di antica e prima formazione” (articolo 51 delle norme tecniche di attuazione), sul quale fondarne la successiva perimetrazione.

La ricerca, denominata “Elaborazione di metodi per la redazione delle planimetrie ricostruttive medievali e moderne delle città della Sardegna: analisi informatizzata della struttura particellare e dell’evoluzione urbanistica dell’insediamento storico”, finanziata dalla legge regionale 7 agosto 2007, n. 7, recante “Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna”, è stata coordinata da Marco Cadinu ed ha contribuito ad instaurare e consolidare significativi legami con altre iniziative di studio nazionali ed europee paragonabili, emerse – in particolare – in occasione del convegno internazionale su “I catasti e la storia dei luoghi. Metodi per la ricostruzione storica di contesti urbani e paesaggistici, finalizzati alla tutela e al progetto” (Cagliari, 12-13 ottobre 2012).

Il tema dei catasti storici che caratterizza il presente numero della rivista sottolinea il perdurante interesse di “Storia dell’Urbanistica” ad affrontare, anche con finalità operative sul terreno della pianificazione e della conservazione, le relazioni istituibili tra studi sul patrimonio documentario ed archivistico e ricerche sulla formazione e l’evoluzione della città storica, rinsaldandone i legami con i principi scientifici rintracciabili in iniziative ormai lontane ma di indiscutibile attualità, prima fra tutte quella intrapresa da Enrico Guidoni con la pubblicazione (1985- 1992) dei primi sei fogli (sugli 86 previsti) della Carta del Centro Storico di Roma, con la quale l’insigne studioso intendeva “contribuire alla conoscenza del patrimonio urbanistico e architettonico della città, e alle sue trasformazioni, realizzando una prima base conoscitiva necessaria per qualsiasi ulteriore ricerca e approfondimento”.

L’iniziativa editoriale, consistente nel sovrapporre alla cartografia catastale contemporanea le geometrie del catasto gregoriano (1816-1824) e le informazioni archeologiche tratte dalla Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani (1893-1901), intendeva dare attuazione, “grazie all’immediata stratificazione dei colori” a “un’idea sintetica delle grandi preesistenze romane e della consistenza del tessuto edilizio prima delle trasformazioni dell’età contemporanea”.

Nel 1985 vedeva la luce, a cura di chi scrive, il catalogo della mostra Città ed archivi nell’età degli imperi. Urbanistica e interventi di architettura da Napoleone agli Asburgo (1806-1866), tenutasi a Vicenza dal 27 settembre al 20 ottobre di quell’anno, dedicata alla formazione del catasto francese nel Regno d’Italia e all’introduzione sistematica della rappresentazione grafica come mezzo di controllo e di governo del decoro urbano e architettonico.

A queste iniziative di taglio pionieristico facevano seguito l’avvio della pubblicazione, su impulso di Guidoni e con la partecipazione di altri studiosi, dell’Atlante storico delle città italiane (iniziata nel 1985 e ad oggi forte di quasi cinquanta titoli), nel quale si additava la restituzione cartografica quale punto d’arrivo ineludibile delle indagini degli studiosi.

A questa si affiancava quella delle planimetrie ricostruttive del tessuto urbano di alcune città e centri italiani (Città della Pieve, Priverno, Vetralla, Blera, Tarquinia), che, in forma di “manifesti”, incentrati prevalentemente sul periodo medievale e comprendenti, oltre alla catalogazione della viabilità e dei monumenti principali, un censimento delle murature ancora rintracciabili attraverso la ricognizione diretta o lo studio stratigrafico, costituivano fondamento di futuri studi ed incentivo di rilievo alla tutela del patrimonio architettonico e ambientale. A tali ricerche si correlavano ulteriori sperimentazioni imperniate sull’impiego critico delle potenzialità informative della cartografia catastale settecentesca ed ottocentesca: da Modena medievale (1999) a Urbino rinascimentale (2002), fino alla pianta cinquecentesca di Senigallia (2009).

L’attualità e la validità dei fondamenti metodologici degli studi intrapresi da Guidoni in questo settore hanno trovato conferma – a distanza di tanti anni – in numerose iniziative recenti, volte a sottolineare e rafforzare il potenziale informativo insito nella rappresentazione catastale storica, tra le quali si segnalano, ad opera della Provincia autonoma di Trento (2006), la georeferenziazione dei fogli del catasto austro-ungarico del 1817, nei quali, oltre a rappresentare i confini particellari, “con colori ad acquarello, simboli e segni convenzionali, sono state differenziate le culture, le tipologie dei fabbricati, le strade ed i corsi d’acqua”, l’attenzione minuziosa posta nella resa dei dettagli, come nel caso del “fronte d’ingresso di un fabbricato evidenziato in grassetto o [della] ruota macinante che identifica opifici a funzionamento idraulico”, rende “queste carte parlanti e comprensibili anche ai non addetti ai lavori”, e la costituzione, su iniziativa degli Archivi di Stato di Padova e Rovigo, di una banca dati (comprendente circa 13.000 mappe e 35.000 pagine di registri) dei catasti storici di Padova e di Rovigo e degli inventari delle terre del Delta del Po.

Per la pubblicazione sul web di tale documentazione (2013) è stata necessaria la creazione di uno specifico software di ricerca full text, in grado di mettere in relazione le diverse informazioni desunte dal materiale cartografico e documentario, consentendo una navigazione agevole tra le mappe catastali e i registri a esse correlati, i quali svelano il significato della simbologia e della numerazione che caratterizza le particelle in cui è frazionato il territorio.

Il progetto, denominato “Acque, Ambiente e territorio nelle terre del Delta Po e della Bonifica: valorizzazione ambientale e sistema informativo territoriale”, è stato finanziato con delibera CIPE n. 20/2004, costituendo la prima opportunità a livello nazionale di consultazione on line del catasto storico (parte cartografica e parte documentaria) di due intere province. Si ritiene utile segnalare, da ultimo, la ristampa anastatica, a cura di M. Repele, M. Rossi e E. Tonetti (Arzignano, 2011), delle Istruzioni della Direzione centrale del Censo ai geometri incaricati della misura dei terreni e formazione delle mappe e dei sommarioni, in esecuzione del Regio decreto 13 aprile 1807, pubblicate a Milano nel 1811, con le quali il Regno d’Italia definisce le regole (grafiche e testuali) per la redazione del catasto, intrapresa mediante l’utilizzo della tavola pretoriana, strumento geodetico da tempo entrato nel bagaglio tecnico e concettuale dei topografi, ampiamente utilizzato pochi anni prima per la carta militare del ducato di Venezia (Topographisch-geometrische Kriegskarte von dem Hertzogtum Venedig, 1798-1805).

Con questo numero della rivista, il cui impegno scientifico ed editoriale notevolissimo è attestato dal numero davvero eccezionale di contributi e dalla loro suddivisione per aree e settori tematici di particolare interesse, “Storia dell’urbanistica” intende mantenere fede al proprio impegno, sancito in occasione della ripresa delle sue pubblicazioni (2009), di continuare ad essere, sulla scia degli intendimenti del suo fondatore, punto di riferimento principale e luogo di dibattito per eccellenza della storiografia urbanistica italiana ed europea

INDICE

I CATASTI E LA STORIA DEI LUOGHI

Editoriale di  Ugo Soragni                           11-16
Introduzione di Marco Cadinu                  17-19

CATASTI E DOCUMENTI PER LA RICOSTRUZIONE STORICA DEI LUOGHI

TAVOLE 1-26                                   20-46

Marco Cadinu
I catasti e la storia dei luoghi: un progetto di ricerca ancora aperto // Cadastres and the history of places: a still open research project     47-66

Elisabetta De Minicis
Riflessioni sull’uso dei Catasti storici per la conoscenza di un territorio in età medievale (tra topografia medievale e archeologia dei paesaggi) // Reflections on the use of historical Cadastres for gaining knowledge of an area during the medieval period (between medieval topography and landscape archeology)67-76

Claudia Bonardi
Immagini e realtà delle forme insediative da catasti descrittivi e consegnamenti feudali di area subalpina (secc. XIV-XV) // Images and forms of dwelling in written cadasters and feudal “consegnamenti” in subalpine area (Fourteenth-Fifteenth century)                       77-90

Gian Giacomo Ortu
Catasti e forme storiche della proprietà // Cadastres and historical forms of property      91-102

Teresa Colletta
I catasti storici del Mezzogiorno: dalle carte pre-catastali ai catasti post-unitari. Fonti privilegiate per la ricerca storico-urbanistica // Historic cadastres of ex Naples’ Kingdom untill the eighteenth century “ounce” based cadastre and the land registers of post-unification Italy. Sources for the history town planning research 103-122

Andrea Longhi
L’interpretazione dei catasti di età moderna per lo studio dell’insediamento alpino e pedemontano: l’esperienza di un progetto transfrontaliero // The interpretation of the modern era cadastral sources for the analysis of historical alpine and foothills settlements: the experience of a cross-border research project                123-138

Paolo Micalizzi
Descriptio Urbis. Un WebGIS per ricostruire l’assetto urbano di Roma // Descriptio Urbis. A WebGIS to reconstruct urban landscapes of Rome   139-150

Francesca Martorano
Catasto postunitario e GIS archeologico di Reggio Calabria // The Post-Unity Italian Cadaster and the Archeological GIS of Reggio Calabria       151-162

Paola Raggi
Planimetrie ricostruttive e rappresentazione dei centri storici delle Marche: l’esperienza di Urbino, Mondavio e Senigallia // Reconstructive plans and representation of historical centres in the Marche: the experience of Urbino, Mondavio and Senigallia            163-174

Laura Zanini
Confronti catastali e pianificazione: la ricerca dei “Centri Matrice” per i Piani Particolareggiati della Sardegna // Comparison of cadastral information and planning: the research of the “Historical Centers” and Detailed Implementation Plans in Sardinia           175-193

SCENARI URBANI

TAVOLE 27-77                                 194-246

Luisa Trinidade, Walter Rossa
Il sistema urbanistico della rua dos Francos (via dei Franchi) a Coimbra: evidenze e ipotesi, evoluzione e permanenza // The urbanistic system of Rua dos Francos [Coimbra]: evidences and hypotheses, evolution and permanence        247-260

José Luis Sáinz Guerra, Alicia Sáinz Esteban
Realización de planos de gran exactitud de las Villas Nuevas Medievales castellanas, análisis de las huellas de sus trazados en la cartografía actual. Aguilar de Campos, Peñaflor de Hornija, Tordehumos, Vertavillo y Herrera de Pisuerga // The drawing up of highly accurate plans of the Medieval Castilian New Towns: An analysis of the evidence of their layout in current cartography. Aguilar de Campos, Penaflor de Hornija, Tordehumos, Vertavillo, y Herrera de Pisuerga                      261-276

Eva Chodejovska
Land Registers in the Czech Lands and their crucial role in studying the history of the landscape. Cadastral Maps as the sources of the Historic Towns Atlas of the Czech Republic and their place in the on-line GIS Portal of Prague Historical Cartography and Iconography // I catasti dell’area Ceca e il loro ruolo fondamentale nello studio del paesaggio. Le mappe catastali come fonte per l’Atlante delle Città Storiche della Repubblica Ceca e la costruzione del Portale GIS Cartografia e Iconografia Storica di Praga                            277-288

Adam Nadolny
Utilization of historical maps and plans for protection and revitalization of Poznań at the beginning of 21st century // Utilizzo delle mappe e delle cartografie storiche per le azioni di salvaguardia e di rivitalizzazione della citta di Poznań all’inizio del XXI secolo      289-300

Marco Cadinu
I casalini e il progetto della città medievale // Casalini and the design of the medieval city               301-320

Roberta Rinaldi
Savigliano 1394: prove di mappatura dei dati catastali // Savigliano 1394: trials of cadastral maps     321-334

Cecilia Castiglioni
Torino alle soglie del catasto francese. Il contributo di Giovanni Lorenzo Amedeo Grossi (1753-1805) // Turin before the french cadastre. The work of Giovanni Lorenzo Amedeo Grossi (1753-1805)          335-344

Vittorio Defabiani
Uno strumento nuovo: il Catasto Rabbini (1855-1870) e la sua estensione parziale al Piemonte // A new Survey Instrument: Rabbini’s Cadastre (1855-1870) and its partial extension to Piedmont   345-360

Simona Pannuzi
I catasti dell’Ospedale della Consolazione a Roma: le case e la gestione dei beni // Cadastres of Consolation Hospital in Rome: the houses and asset management       361-380

Giada Lepri
L’evoluzione di un territorio suburbano tra la Via Salaria e la Via Nomentana attraverso lo studio dei Catasti dell’Archivio dei Canonici Lateranensi in Roma // The evolution of a suburban territory between the via Salaria and the Via Nomentana through the study of the cadastre from the Archive of San Pietro in Vincoli in Rome           381-396

Alessandro Camiz
La serie diacronica delle fonti notarili medievali e il mosaico catastale per il processo formativo di San Vito Romano // The diachronic series of medieval notarial sources and the modern cadastral mosaic for the formative process of urban fabric at San Vito Romano  397-412

Vincenzo Desiderio, Claudia Ornaghi, Roberta Tozzi
Chiusi della Verna e il suo territorio tra cartografia e iconografia // Chiusi della Verna and its territory between cartography and iconography        413-434

Federica Angelucci
I Cadastres e gli Ordnance Surveys inglesi come strumento conoscitivo per l’analisi e l’interpretazione delle trasformazioni urbane: il caso di Exeter (Devon, UK) // The Ordnance Surveys and English Cadastres as cognitive tools for the analysis and interpretation of urban transformations: the Exeter case (Devon, UK)     435-448

Maria Teresa Marsala
I riveli come possibile verifica nelle ricostruzioni urbane del primo Settecento siciliano: Avola // The riveli as possible verification in urban ricostruction of the early eighteenth century Sicilian Avola                     449-468

Marco Cadinu
Un progetto di ricerca di base sulla documentazione cartografica, catastale e d’archivio per la redazione di cartografie ricostruttive delle città della Sardegna // A basic research project regarding cartographic, cadastral and archive documents for the preparation of reconstruction maps of cities in Sardinia               469-478

Vincenzo Bagnolo, Andrea Pirinu
Analisi della cartografia storica e catastale di Bosa. Le trasformazioni urbane in ambiente GIS // Analysis of historical cadastral maps of Bosa. Urban trasformation observed by GIS application         479-494

Marcello Schirru
Documentazione archivistica e materiali catastali per lo studio dei palazzi del Castello di Cagliari tra XVII e XIX secolo // Archival and cadastral documents for the study of palaces in the Castel of Cagliari between XVII and XIX century          495-508

Marco Cadinu, Andrea Pirinu, Marcello Schirru
Letture catastali, rilievi, e documenti per la lettura delle architetture e dell’urbanistica dell’area di Santa Croce del Castello di Cagliari // The Santa Croce area in Cagliari’s Castello neighbourhood: cadastral readings, surveys, and documents       509-543

 

SCENARI PAESAGGISTICI

TAVOLE 78-95                                 544-562

José Miguel Remolina Seivane
Catastro de Ensenada (1752). Un instrumento para el estudio de los espacios agrarios históricos en dos villas de Cantabria: Laredo y Santillana del Mar // Catastro de Ensenada (1752). An instrument for the study of the agrarian historical spaces in two towns of Cantabria: Laredo and Santillana del Mar            563-578

Alessandro Tosini
Il Liber Matricularum di Alessandria (1393): dalla descrizione medievale del territorio all’analisi del paesaggio storico // The Liber Matricularum of Alessandria (1393): from the medieval description of the territory to the analysis of the historical landscape    579-592

Chiara Devoti
Raffigurare un territorio anomalo: il Ducato d’Aosta tra catasto sardo non figurato e mappe francesi // To represent an anomalous area: the Duchy of Aosta between not figured Sardinian cadastral survey and French maps    593-606

Carla Benocci
Due catasti a confronto su terre di confine: il catasto gregoriano e il catasto leopoldino tra il Monte Amiata e Acquapendente // Two land registers comparison of borderlands: the Gregorian cadastre and the Leopoldino cadastre between Monte Amiata and Acquapendente               607-620

Nicoletta Giannini
L’organizzazione delle acque e dei mulini nei catasti urbani e rurali: il caso dei Colli Albani orientali (Provincia di Roma) // The organization of water and mills in urban and rural areas cadastres: the case of the eastern Alban Hills (Province of Rome)              621-634

Giancarlo Pastura
Cartografia e territorio: il catasto rustico dei terreni di Orte tra XV e XVI secolo // Cartography and territory: the Inventory of the grounds of Orte between XV and XVI century               635-640

Chiara Carloni, Giulia Maggiore
Analisi del territorio di Corneto (Tarquinia) in età medievale e moderna, fonti catastali e cartografiche a confronto // Analysis of the territory of Corneto (Tarquinia) in the medieval and modern ages, a comparison between cadastral and cartographic sources     641-652              

Stefania Ricci
L’evoluzione del patrimonio arboreo di Castel Madama (Roma) attraverso la lettura dei catastali dal 1715 al 1854 // The evolution of the arboreal heritage of Castel Madama (Rome) through the reading of the cadastral from 1715 to 1854 653-655

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