Lo studio condotto sul sito ha permesso, attraverso il dialogo continuo tra la documentazione scritta e quella archeologica, di individuare le principali fasi di vita del sito di Rocca Respampani.
L’analisi si è dimostrata difficoltosa a causa della carenza di documenti scritti, per le epoche più antiche, dallo stato di abbandono delle rovine, per la maggior parte invase dalla fitta vegetazione e dalla mancanza degli studi sistematici sull’area.
Al termine della raccolta di tutti i dati disponibili è stato possibile formulare alcune ipotesi riguardanti la ricostruzione topografica della Rocca Vecchia.
L’area presa in esame è circoscritta all’interno del comune di Monte Romano, prossimo al confine con Tuscania, dove il fosso Traponzo riceve le acque dal Catenaccio, prima di immettersi nel fiume Marta.
Ha natura tufacea dalla caratteristica forma a lingua, tecnicamente definita “castellina”, che raggiunge quota 130 m.l.m.
Si tratta di una zona di origine vulcanica, al centro della quale si innalza il complesso montuoso del Vulsino (lago di Bolsena), caratterizzato da gruppi collinari e valli scavate nel tufo dagli affluenti del fiume Marta, che finisce sulla costa tirrenica.
Alle alture tufacee di origine vulcanica coltivate ad olivi, vigne e cereali si alternano colline sedimentarie di calcari e marne, habitat ideale per l’allevamento di bovini ed equini allo stato brado.
Geologicamente l’origine del territorio può essere ricondotta all’attività vulcanica dell’apparato Vicano e Cimino, che insieme al Vulsino caratterizzano l’intera area viterbese della Tuscia Laziale.
Nell’area interessata della Rocca in particolare si rileva la presenza di tipi diversi di ignimbriti: – ignimbriti nefritico-leucitiche di colore grigio scuro, che si trovano a Sud di Tuscania, sulle sponde del fiume Mignone e del torrente Traponzo, che costeggia lo sperone sul quale sorge la Rocca.
La fessura di emissione, che si localizza proprio nella nostra area, visibile, si espande a ventaglio e l’orientamento della vulcanite va da Sud ad Ovest. […]
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