Il paesaggio agrario: letture e interpretazioni
26 – 30 agosto 2014
Biblioteca Archivio Emilio Sereni – Istituto Cervi
Via Fratelli cervi 9 – 42042 Gattatico – Reggio Emilia
Una scuola per imparare a leggere il paesaggio
Giunta alla VI Edizione la Summer School Emilio Sereni sulla “Storia del paesaggio agrario italiano”: quest’anno privilegiato un approccio multidisciplinare per offrire diverse letture dei paesaggi storici Ormai divenuta una tra le più significative esperienze formative italiane sulla storia del paesaggio, anche quest’anno la Summer School Emilio Sereni, giunta alla sua VI Edizione, ha proposto un percorso interessante ed estremamente articolato di conoscenza del paesaggio agrario, inteso come la dimensione visibile del territorio rurale e, al tempo stesso, come espressione dell’identità socio-culturale e del percorso storico della comunità che in esso è insediata e come il frutto delle scelte politico-amministrative su di esso operate.
Dal 26 al 30 agosto scorsi, presso la Biblioteca Archivio Emilio Sereni dell’Istituto Cervi di Gattatico (RE), studenti universitari, ricercatori, docenti e professionisti si sono confrontati sul tema “Il paesaggio agrario: letture e interpretazioni”, avendo l’opportunità di partecipare a seminari, laboratori, mostre e uscite sul territorio guidati dai massimi esperti del settore, nel consueto clima informale di dialogo e convivialità che tradizionalmente caratterizza la Summer School sin dalla sua prima edizione.
Per cinque anni la Summer School Emilio Sereni ha costituto un momento di fecondo approfondimento delle connotazioni naturali e delle dinamiche socio-economiche del paesaggio agrario, un luogo dove docenti e corsisti si sono incontrati e interrogati sull’efficacia sociale e politica della ricerca sul paesaggio, sui suoi significati storici e sui conseguenti processi di patrimonializzazione.
Con questa edizione, rinnovata nella forma e nei contenuti, si è inaugurato un nuovo ciclo: basandosi su un approccio multidisciplinare – dalla storia all’urbanistica, dalla geografia all’ecologia, dall’economia all’antropologia e alla filosofia – si è, infatti, inteso privilegiare l’aspetto analitico e interpretativo, partendo dalla consapevolezza che sono molteplici le discipline che contemplano la materia paesaggio come oggetto della propria indagine e che ognuna di esse sviluppa, a partire dal proprio statuto epistemologico e in funzione della sua stessa natura, uno specifico approccio al paesaggio, adottando un punto di vista raramente sovrapponibile a quello delle altre.
L’intendimento di questa VI Edizione della Summer School è stato, quindi, quello di favorire il confronto tra le diverse discipline coinvolte, promuovendo una possibile contaminazione, con l’auspicio di avviare un percorso di costruzione di paradigmi interdisciplinari.
Per questo motivo, destinatari privilegiati della Scuola sono stati, quest’anno più che mai, tutti quei soggetti la cui attività professionale o di studio li porta a confrontarsi in svariati modi con il paesaggio: vale a dire tutti coloro che operano nei campi dell’educazione, della formazione e della ricerca; della definizione ed attuazione di politiche di pianificazione, tutela e salvaguardia delle risorse territoriali; dell’implementazione di strategie e pratiche di sviluppo delle aree agricole; della consulenza e delle attività imprenditoriali in ambito rurale (agricoltura, turismo, ecc.); della promozione e valorizzazione dei beni culturali, dei prodotti tipici e delle tradizioni locali.
La metodologia e le iniziative collaterali – In linea con le finalità delineate, la VI Edizione della Summer School ha proposto un percorso didattico-formativo articolato in tre momenti distinti ma complementari – lezioni frontali, seminari e laboratori didattici – appositamente pensati per offrire ai partecipanti la possibilità di interagire tra loro e con docenti e tutor, mettendo a frutto la specifica professionalità di ognuno e approfondendo le diverse possibili letture e interpretazioni del paesaggio agrario.
Con il contributo dei relatori, dei membri del comitato scientifico e degli stessi corsisti si è ragionato intorno alla costruzione di un metodo interdisciplinare per lo studio e l’interpretazione del paesaggio agrario e, nel contempo, si è cercato di individuare le modalità per una possibile collaborazione futura, al fine di dare continuità all’impegno della comunità di allievi e docenti raccoltasi attorno alla Scuola.
Ciò in quanto, anche alla luce dell’esperienza maturata sinora, si ha l’ambizione di fare della Biblioteca Archivio “Emilio Sereni” un luogo di elaborazione di pensiero, metodologie e prassi per lo studio, l’interpretazione e la valorizzazione in ottica interdisciplinare del paesaggio agrario.
Il denso programma della Scuola ha, inoltre, previsto diverse uscite sul territorio, tra cui due escursioni, rispettivamente all’Ecomuseo delle Valli Oglio Chiese e al Mupac, il Museo dei paesaggi di terra e di fiume di Colorno, e una giornata dedicata all’arte, con visita guidata della Reggia di Colorno e di Palazzo Te e Palazzo Ducale a Mantova, alla scoperta di diverse modalità di valorizzazione e patrimonializzazione del paesaggio storico e dei suoi manufatti architettonici.
Ulteriori occasioni di dibattito e di approfondimento sono state, infine, offerte da tutta una serie di iniziative collaterali miranti a favorire, attraverso il confronto di saperi ed esperienze diverse, la costruzione culturale di una conoscenza e consapevolezza del paesaggio agrario come grande patrimonio di tutti i cittadini.
Tra queste, un Premio Nazionale con relativa mostra fotografica sul tema “Segni di futuro nel paesaggio agrario”, organizzato in collaborazione con il Circolo degli Artisti di Reggio Emilia e con l’Accademia d’Arte Fotografica Europea; un’interessante esposizione a cura di Legambiente Emilia Romagna dal titolo “Come mi vedi.
La bellezza di un paesaggio che scompare”, che ha affrontato la delicata questione della cementificazione e del consumo incontrollato di suolo agricolo; una mostra a cura del Centro Internazionale di Studi per la Storia della Città dal titolo “I punti di vista e le vedute di città dal XIII al XX secolo”, nella quale trentasei studiosi hanno indagato il tema delle vedute di città nel rapporto tra spazio fisico e raffigurazione astratta, intesa come un “progetto di immagine” delle singole realtà urbane; l’esposizione permanente “Paesaggi agrari: l’irrinunciabile eredità scientifica di Emilio Sereni”, itinerario iconografico e documentario nel percorso di vita e di pensiero e nel metodo di lavoro del celebre storico dell’agricoltura; e le installazioni di Land Art “I Riposatoi d’Italia” a cura dell’artista Antonella De Nisco, coordinatrice del LAAI, il Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante, oltre a videoproiezioni, serate di canti popolari, presentazioni di libri e cene sociali.
Un particolare sforzo è stato infine dedicato a costruire le condizioni per favorire la continuità dei processi di approfondimento avviati in questi cinque giorni della School; una sorta di continuazione, seppure a distanza, in particolare dei laboratori, laddove maggiore è lo sforzo creativo e il coinvolgimento dei partecipanti.
I loro contributi, come quello delle relazioni dei docenti, nella collana Quaderni dell’Istituto Cervi.
E in linea con questa azione, in uno dei momenti dell’ultimo giorno della School è stato presentato il n.18 della Rivista «TERRITORI» (editori Compositori, Bologna) con i materiali della V Edizione dedicata al XXI Secolo: Trame passate, segni futuri, svoltasi dal 28 agosto all’1 settembre 2013.
Il tema della ricerca scientifica e didattica affrontato dal dossier è stato pertanto quello del Paesaggio tra passato e futuro mettendo a frutto, a fini culturali, didattici e politici, la conoscenza storica dei caratteri e delle trasformazioni del paesaggio agrario italiano dal secondo Novecento all’attualità.
La rivista «TERRITORI» Strumenti interdisciplinari per la valutazione, la programmazione e la gestione delle risorse ambientali (Direttore: Andrea Ponzellini; Condirettore: Alessandra Furlani) è un bimestrale dedicato a valutazione, programmazione e gestione delle risorse ambientali; continua la tradizione di «Genio Rurale» ed «Estimo» e connette l’innovazione scientifica con le esigenze concrete del professionista tecnico e del progettista impegnato nei vari contesti territoriali ed ambientali, favorendo la formazione continua.
La presente Edizione è avvenuta in Convenzione scientifica con:
Università degli Studi di Bari, Centro di Ricerca Interuniversitario per l’Analisi del Territorio – CRIAT; Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (per attività di tirocinio); Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari (DISTAL); Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura – DICAAR; Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura; Università degli Studi di Foggia – Scuola di Dottorato “Le culture dell’ambiente, del territorio e dei paesaggi”; Università degli Studi La Sapienza di Roma – Dipartimento di Architettura e Progetto; Università degli Studi La Sapienza di Roma – Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Dipartimento BIOGEST_SITEIA; Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; Università degli Studi del Molise; Università degli Studi di Pavia, Centro di Ricerca interdipartimentale per la Didattica dell’Archeologia classica e delle Tecnologie antiche – CRIDACT; Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere; Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica – Architettura ad Alghero; Associazione Culturale Lavangaquadra (Nova Arcadia), Roma; Associazione Nazionale Centri Storico Artistici (ANCSA), Gubbio; Centro Internazionale di Studi per la Storia della Città, Vetralla (VT); Centro Studi Città e Territorio Associazione culturale, Follonica, Grosseto; Istituto di Ricerca sul Territorio e l’Ambiente LEONARDO, IRTA, Pisa; Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA), Roma
L’edizione ha avuto il patrocinio e/o collaborazione di:
Ministero per i Beni e le Attività culturali; Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia; Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; Regione Emilia Romagna; Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna; Istituto per i Beni Culturali IBC della Regione Emilia-Romagna; Provincia di Reggio Emilia.
e inoltre:
Accademia d’Arte Fotografica Europea; AICI/Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane; ANCI/Associazione Comuni Italiani; Archivio Osvaldo Piacentini Reggio Emilia; ARPA, Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente dell’Emilia Romagna; Associazione cibo per tutti Kuminda; Associazione Comuni Virtuosi; Associazione culturale dAi Campi Rossi; Associazione Culturale MonsanoCult (Ancona); Associazione Historia Ludens, Bari; Associazione Museo dell’Agricoltura e del Piemonte; Associazione Rurali Reggiani RuRe; BOOREA Società cooperativa; CAIRE Urbanistica Reggio Emilia; Circolo degli Artisti di Reggio Emilia; Cittaslow International; CLIO ’92_Associazione di Insegnanti e Ricercatori sulla didattica della Storia; Coldiretti Reggio Emilia; Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Reggio Emilia; Confagricoltura Emilia Romagna e Reggio Emilia; Confederazione Italiana Agricoltori (C.I.A.), Roma e Reggio Emilia; Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, Reggio Emilia; FIAB, FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta; FLAI/CGIL Federezione Lavoratori Agro-Industria; ICOMOS_International council on monuments and sites, Consiglio Nazionale Italiano dei Monumenti e dei Siti; Italia Nostra; Legambiente Emilia Romagna; Master in Catalogazione e accessibilità del patrimonio culturale, Università di Modena e Reggio Emilia; Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali Modena; Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali Reggio Emilia; Ordine e Fondazione Architetti Modena; Ordine e Fondazione degli Architetti Reggio Emilia; Salviamo il Paesaggio; SdT_Società dei Territorialisti; SISSCO Società Italiana per lo studio della Storia Contemporanea; Slow Food Emilia-Romagna; Società Geografica Italiana.
18 docenti: Rossano Pazzagli Università del Molise, Emiro Endrighi e Gabriella Bonini Università di Modena e Reggio Emilia, Paolo D’Angelo, Università di Roma Tre, Mauro Agnoletti, Università di Firenze, Fabio Pollice Università del Salento, Carlo Tosco Politecnico di Torino, Carlo Ferrari e Giovanna Pezzi Università di Bologna, Tiziano Tempesta Università di Padova, Luciano De Bonis e Cecilia Zamponi Università del Molise, Pietro Clemente Università di Firenze, Luigi Costanzo e Alessandra Ferrara Istat Roma, Mario Calidoni, Ispettore scolastico, Luca Mercalli Presidente della Società Meteorologica Italiana, Brighi Antonio storico dell’arte e docente di Scuola Superiore
9 Università rappresentate più Istat e Società Metereologica.
L’apertura e inaugurazione è avvenuta alla presenza del Ministro delle Politiche agricole e forestali On.le Maurizio Martina
Direttori: Emiro Endrighi e Rossano Pazzagli
Comitato Scientifico: Gabriella Bonini, Antonio Brusa, Emiro Endrighi, Rossano Pazzagli e Carlo Tosco
Segreteria organizzativa: Emiliana Zigatti
64 iscritti provenienti da 29 città: Venezia, Torino, Mantova, Cuneo, Brescia, Ascoli Piceno, Reggio Emilia, Bologna, Milano, Siena, Roma, Ancona, Vicenza, Padova, Pisa, Parma, Bari, Cagliari, Milano, Piacenza, Isernia, Genova, Terni, Cosenza, Avellino, Campobasso, Alessandria, Ferrara, Mantova (14 regioni: Veneto, Piemonte, Lombardia, Marche, Abruzzo, Molise, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Sardegna, Liguria, Umbria, Campania)
5 giornate per un totale di 45 ore di attività in presenza.
Sono state bandite 5 Borse di Studio per studenti di età inferiore ai 35 anni iscritti a corsi di Laurea Magistrale, Scuole di Specializzazione, Dottorati, PhD e Master e assegnate in base ai percorsi formativi e/o esperienze attinenti alle discipline della Summer School.
Tali borse sono state sostenute economicamente da sponsor.
Essendo l’Istituto Alcide Cervi accreditato dal MIUR come Ente per la Formazione e l’Aggiornamento del Personale docente delle Scuole di ogni ordine e grado sul territorio nazionale con prot.
n.° AOODGPER. 6491, decreto del 03/08/2011, ed inoltre avendo rinnovato con l’Ufficio Scolastico Regionale a decorrere dal 24-07-2013, prot. n. MIUR.AOODRER.REGISTRO UFFICIALE(I).0012437, il Protocollo d’Intesa per gli aa.ss. 2013/2014 e 2014/2015, gli insegnanti hanno ottenuto l’autorizzazione alla partecipazione in orario di servizio ai sensi degli articoli 64 e 67 del CCNL 2006-2009.
Per i frequentanti appartenenti agli Ordini professionali degli Architetti e degli Agronomi è stata ottenuta l’acquisizione di Crediti professionali (15 C.F.P. per gli Architetti e 5 C.F.P. per gli Agronomi).
A tutti i partecipanti è stato rilasciato l’attestato di frequenza.
La frequenza alla Scuola può costituire titolo per il riconoscimento di eventuali C.F.U. secondo quanto previsto dai singoli Atenei.
Sottolinea così l’evento il Professore Rossano Pazzagli, co-direttore della Scuola e docente di Storia Moderna nella sede termolese di Unimol: «Si è trattato di un’opportunità in più per sviluppare la conoscenza di una risorsa come il paesaggio agrario, che è al tempo stesso specchio delle trasformazioni territoriali e risorsa essenziale per l’Italia in genere e in particolare per contesti regionali come il Molise dove il territorio e l’ambiente rappresentano dei punti di forze nella nuova domanda turistica.
Il paesaggio, quindi, è sicuramente una delle risorse fondamentali del turismo ed è al centro della ricerca e della didattica nel corso triennale in Scienze Turistiche e in quello biennale della Magistrale in Turismo e Beni Culturali».
Gabriella Bonini
responsabile scientifico Biblioteca Archivio Emilio Sereni e Progetto Summer School